VALERIO ZEZUR

OPERA SU TELA CON MATERICO E ACRILICO “Lacerazione” 58x 68 cm

OPERA SU TELA CON MATERICO E ACRILICO “Lacerazione” 58x 68 cm

190.00

“Lacerazione” è una ferita aperta. È il momento in cui la pelle dell’anima viene squarciata e, per un attimo eterno, il dolore prende forma. Quest’opera nasce da una notte in cui tutto dentro di me voleva urlare, ma la voce non usciva. Così ho preso una tela, il gesso, i colori acrilici più viscerali che avevo, e ho inciso. Non ho dipinto. Ho inciso. Ho scavato con le mani, con gli strumenti, con la rabbia. Ho voluto che quelle strisce non fossero solo pittura, ma tagli veri, reali, tridimensionali. Cicatrici ancora sanguinanti.

Il nero profondo che domina la superficie rappresenta il buio interiore, l’abisso che a volte mi ha inghiottito. Ma quei graffi accesi, tra il rosso, l’arancio e l’oro, sono la vita che, anche quando soffre, continua a gridare la sua esistenza. Ogni linea è un ricordo, un dolore, una memoria. È la mano che si tende e viene respinta. È l’abbandono. È il corpo venduto per sopravvivere. È il padre che invece di proteggerti, ti spezza. È la vergogna che ti impongono, fino a farti credere che sei sbagliato.

Ma è anche il coraggio. Perché queste ferite non sono coperte. Non sono nascoste. Sono esposte, orgogliose, potenti. Perché chi ha il coraggio di mostrarsi per quello che è, nella sua verità più cruda, è già rinato.

“Lacerazione” non è solo un quadro. È un pezzo di pelle strappato al mio passato, un frammento di corpo e spirito che ora chiede solo una cosa: di essere visto. Compreso. Accolto. Se lo guardi davvero, se ti fermi abbastanza a lungo, forse ci troverai anche qualcosa di tuo. Una tua ferita, una tua storia. E forse allora capirai che non siamo così soli nei nostri dolori.

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Descrizione

“Lacerazione” è una ferita aperta. È il momento in cui la pelle dell’anima viene squarciata e, per un attimo eterno, il dolore prende forma. Quest’opera nasce da una notte in cui tutto dentro di me voleva urlare, ma la voce non usciva. Così ho preso una tela, il gesso, i colori acrilici più viscerali che avevo, e ho inciso. Non ho dipinto. Ho inciso. Ho scavato con le mani, con gli strumenti, con la rabbia. Ho voluto che quelle strisce non fossero solo pittura, ma tagli veri, reali, tridimensionali. Cicatrici ancora sanguinanti.

Il nero profondo che domina la superficie rappresenta il buio interiore, l’abisso che a volte mi ha inghiottito. Ma quei graffi accesi, tra il rosso, l’arancio e l’oro, sono la vita che, anche quando soffre, continua a gridare la sua esistenza. Ogni linea è un ricordo, un dolore, una memoria. È la mano che si tende e viene respinta. È l’abbandono. È il corpo venduto per sopravvivere. È il padre che invece di proteggerti, ti spezza. È la vergogna che ti impongono, fino a farti credere che sei sbagliato.

Ma è anche il coraggio. Perché queste ferite non sono coperte. Non sono nascoste. Sono esposte, orgogliose, potenti. Perché chi ha il coraggio di mostrarsi per quello che è, nella sua verità più cruda, è già rinato.

“Lacerazione” non è solo un quadro. È un pezzo di pelle strappato al mio passato, un frammento di corpo e spirito che ora chiede solo una cosa: di essere visto. Compreso. Accolto. Se lo guardi davvero, se ti fermi abbastanza a lungo, forse ci troverai anche qualcosa di tuo. Una tua ferita, una tua storia. E forse allora capirai che non siamo così soli nei nostri dolori.

Informazioni aggiuntive

Peso 4 kg
Dimensioni 5 × 60 × 70 cm
DIMENSIONI

58 x 68 cm